È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 12 del 16 gennaio 2024) il Decreto Ministeriale del 20 novembre 2023 con l’allegata tabella che revisiona i titoli di accesso alle classi di concorso dell’area STEM A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze, quest’ultima molto richiesta per gli incarichi annuali e le supplenze temporanee.

L’obiettivo dichiarato è garantire maggiore disponibilità di docenti nelle discipline scientifiche attraverso la modifica e integrazione dei titoli di accesso alle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze. Infatti, rispetto a queste classi di concorso, comunemente identificate con lacronimo STEM”, si registra un elevato fabbisogno di docenti, sia per le assunzioni a tempo indeterminato, sia per la copertura di personale assente temporaneamente.

Ricordiamo che il provvedimento non è retroattivo e che sono fatti salvi i diritti di partecipazione alle procedure concorsuali, ai percorsi abilitanti e ai percorsi di specializzazione sul sostegno, nonché i diritti di accesso alle  graduatorie per il conferimento delle supplenze di coloro che, all’entrata in vigore del presente decreto, sono in possesso di titoli di studio validi per l’accesso alle classi di concorso ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, come modificato e integrato dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e  della ricerca 9 maggio 2017, n. 259.

LE NOVITÀ
Vediamo più nel dettaglio le principali novità rispetto alla previgente disciplina rimandando per il dettaglio alla lettura delle tabelle.

Per quanto riguarda la classe di concorso A-26 (Matematica):

  • Con le lauree in FISICA (LS-20 e LM-17) si potrà accedere alla classe di concorso con soli 30 CFU nei SSD MAT a fronte dei 80 precedentemente richiesti. Si corregge quindi, almeno in parte, l’anomalia per cui i laureati in fisica possono accedere direttamente all’insegnamento della classe di concorso A-27 (Matematica e Fisica) per cui abilitandosi in questa classe di concorso possono abilitarsi a cascata anche su A-26 e A-20.
  • Con le lauree in MATEMATICA (LS-45 e LM-40) si accede direttamente alla classe di concorso a fronte dei 36 crediti richiesti precedentemente nel settore scientifico disciplinare MAT/ di cui 12 MAT/02, 12 MAT/03, 12 MAT/05.
  • Con le lauree in INGEGNERIA in genere sono adesso richiesti 60 CFU in luogo degli 80 CFU che erano richiesti in precedenza. Rispetto alla bozza circolata mesi addietro, è sufficiente che i 60 CFU siano posseduti in qualsiasi settore MAT (al contrario la bozza richiedeva il possesso di esami nei vari settori MAT).

Per quanto riguarda la classe di concorso A-28 (Matematica e Scienze):

  • La precedente disciplina richiedeva in molti casi il possesso di 132 crediti nei settori scientifico disciplinari MAT, FIS, CHIM, GEO, BIO, INF/01, INF-ING/05, di cui almeno 30 in MAT, 12 in FIS, 6 in CHIM, 6 in GEO, 6 in BIO, 6 in INF/01 o in ING-INF/05 o in SECS-S/01.
  • La nuova disciplina stabilisce che siano richiesti almeno 84 CFU nei SSD MAT, FIS, CHIM, GEO, BIO, INF/01, ING- INF/05, SECS-S/01 di cui almeno
    • 24 CFU in MAT
    • 24 CFU complessivi tra FIS, BIO, CHIM e GEO.

Viene ampliata la platea di classi di lauree che possono accedere a questa classe di concorso: potranno accedere anche i laureati in Ingegneria civile (LM-23 e LS-28), i laureati in Scienze per la conservazione dei Beni Culturali (LM-11), Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale in alternativa (LS-11), Farmacia e farmacia industriale in alternativa (LM-13 e LS-14), Informatica (LM-18 e LS-23), Medicina veterinaria (LM-42 e LS-47) e Scienze e tecnologie della chimica industriale (LM-71 e LS-81).

COME RECUPERARE I CREDITI PREVISTI DALLA RIFORMA?

I Decreti di riforma delle classi di concorso A26 ed A28 stabiliscono che i CFU “possono” essere conseguiti tramite corsi di Laurea, post laurea (MASTER) e corsi singoli.

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EQUIPARAZIONE DEI TITOLI DI STUDIO
Quando nella tabella A, nella colonna rubricata “Titoli di accesso Lauree magistrali”, è indicata una specifica classe di laurea magistrale, costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso anche la laurea specialistica e la laurea di vecchio ordinamento ad essa corrispondenti ai sensi delle equiparazioni stabilite dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione 9 luglio 2009, anche nel caso in cui tali lauree non siano espressamente menzionate nelle corrispondenti colonne.

Questo significa che le equiparazioni previste dal Decreto Ministeriale 9 Luglio 2009 trovano piena applicazione, non solo per i concorsi, ma anche per tutte le procedure scolastiche (GPS, percorsi abilitanti e corsi di specializzazione per le attività di sostegno).

Infatti, anche se una specifica laurea del vecchio ordinamento (o laurea specialistica) non è espressamente indicata nella relativa colonna (Titoli di accesso DM 39/1998 Vecchio ordinamento), questa sarà utile ai fini dell’accesso alla classe di concorso, se è equiparata ai sensi del D.M. 9 Luglio 2009, a una laurea Magistrale che permette l’accesso alla classe di concorso.

Per verificare il rispetto dei requisiti in termini di CFU richiesti occorre fare attenzione: nelle lauree vecchio ordinamento gli esami non erano contraddistinti da CFU\settori disciplinari. Pertanto, è opportuno richiedere al proprio ateneo un certificato dal quale si evinca la corrispondenza degli esami sostenuti nella laurea v.o. con gli esami sostenuti nella corrispondente laurea magistrale LM-xx (con i relativi SSD e CFU).

CORRISPONENZA CON PIÙ LAUREE
La corrispondenza, indicata nella tabella allegata al DM 9 Luglio 2009, tra una laurea v.o. con più classi di lauree specialistiche o magistrali, deve intendersi solo in modo tassativamente alternativo.

Qualora una laurea di vecchio ordinamento trovi corrispondenza con più classi di lauree specialistiche o magistrali, ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione 9 luglio 2009, sarà compito dell’Ateneo che ha conferito il diploma di laurea rilasciare, a chi ne fa richiesta, un certificato che attesti a quale singola classe di laurea magistrale è equiparato il titolo di studio posseduto.

Tale certificato dovrà essere allegato alle domande di partecipazione ai concorsi.

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VEDI LA TABELLA

VEDI TABELLA EQUIPARAZIONE LAUREE MAGISTRALE

CORSI SINGOLI A28 – A26

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