Abilitazione all’insegnamento

Le modalità per ottenere l’abilitazione all’insegnamento sono cambiate diverse volte negli ultimi anni. L’ultima novità viene dalla riforma del reclutamento e della formazione iniziale e continua dei docenti che ha introdotto modifiche significative alle procedure per diventare insegnante. Vediamo come.

L’abilitazione all’insegnamento è un passaggio fondamentale del percorso per diventare docenti. La sola laurea o il titolo di studio, infatti, possono non essere sufficienti per insegnare, occorre anche conseguire l’abilitazione tramite specifiche modalità che sono stabilite dal Ministero e che negli ultimi anni sono state modificate varie volte. In ogni caso, le modalità per entrare in possesso dell’abilitazione all’insegnamento sono differenti a seconda se si vuole diventare docenti nella scuola d’infanzia e primaria oppure nella scuola secondaria.

Il 25 settembre 2023 è stato ufficialmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge che disciplina i nuovi percorsi di abilitazione per insegnanti. I corsi abilitanti per l’insegnamento saranno avviati nel corso dell’anno accademico 2023/2024, come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2023 e definito nel Decreto Legge numero 36 del 2022.

L’abilitazione all’insegnamento per la scuola dell’infanzia e primaria

Il percorso per ottenere l’abilitazione a insegnare nella scuola d’infanzia e primaria è piuttosto semplice. La normativa non è cambiata negli ultimi anni e la modalità resta quella definita dal Decreto Ministeriale 249 del 10 settembre 2010. La laurea magistrale a ciclo unico (cinque anni) in Scienze della Formazione Primaria, inclusiva del tirocinio finale, è abilitante, senza necessità di ulteriori passaggi.

L’abilitazione per insegnare nella scuola secondaria

La situazione si fa invece più complicata per quanto riguarda i docenti della scuola secondaria.

Per accedere alla professione di insegnante di Scuola Secondaria di primo o secondo grado è necessario seguire i seguenti passaggi:

  • ottenere il titolo di studio richiesto per l’insegnamento: per la scuola secondaria di primo e secondo grado è necessario possedere una laurea magistrale o un diploma AFAM di II livello. Per l’ITP, è richiesta una laurea triennale o un diploma AFAM di I livello;
  • acquisire l’abilitazione all’insegnamento attraverso un percorso formativo di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari);
  • superare il concorso per l’insegnamento, che è una fase selettiva per valutare le competenze e le capacità dei candidati;
  • completare un anno di prova in servizio, durante il quale i nuovi docenti vengono sottoposti a una valutazione continua. Al termine di questo periodo, è previsto un test finale e una valutazione conclusiva per confermare la qualifica di insegnante di scuola secondaria;

Rispettare tutti questi passaggi è essenziale per diventare un docente di Scuola Secondaria.

Tuttavia, le nuove regole per accedere all’insegnamento prevedono un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2024, per agevolare il passaggio alla nuova normativa, e prevedono distinzioni nell’abilitazione in base al grado d’istruzione e alla tipologia di posto.

I 60 CFU

Gli aspiranti docenti devono ottenere l’abilitazione mediante specifici percorsi universitari e accademici abilitanti, i quali richiedono una partecipazione obbligatoria e devono garantire un accumulo di almeno 60 crediti formativi universitari (CFU) o accademici (CFA), culminando con una prova finale.

La Fase transitoria e i percorsi da 30 CFU e 36 CFU

Al fine di consentire ai docenti di conseguire i crediti necessari e l’abilitazione per una determinata classe di concorso, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 4 agosto 2023 ha istituito una fase transitoria. Questa prevede dei percorsi appositamente strutturati da 30 CFU e 36 CFU, volti a consentire ai suddetti docenti di raggiungere il totale di 60 crediti richiesti per tutti i docenti. Tale fase transitoria è programmata per durare fino al 31 dicembre del 2024.

Il superamento del concorso docenti

Tra le nuove disposizioni riguardanti l’accesso alla professione di insegnante, figura il superamento dei concorsi scuola dedicati ai docenti, i quali vengono banditi su base regionale con cadenza annuale.

Le procedure concorsuali comprendono la valutazione dei titoli e la realizzazione di esami, tra cui una prova scritta unica caratterizzata da quesiti a risposta aperta, e una prova orale. Fino al 31 dicembre 2024, potrebbe essere inclusa anche una prova preselettiva.

Al termine del concorso, vengono pubblicate due graduatorie separate: una per gli aspiranti privi di abilitazione e una per i docenti abilitati, i quali godono di priorità nelle assunzioni.

Concorso straordinario

Di recente, è stato pubblicato il bando per il Concorso Docenti 2023 dedicato alla Scuola Secondaria, rappresentando la prima fase transitoria del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le domande sono state presentate entro il 9 gennaio ore 23:59.

L’anno di prova

In conformità al nuovo regolamento per l’accesso alla professione di insegnante, coloro che superano il concorso e detengono l’abilitazione vengono assunti a tempo indeterminato.

Successivamente, sono tenuti a completare un periodo di formazione e prova in servizio della durata di un anno. Durante questo periodo, devono dedicare almeno 180 giorni al servizio effettivo, di cui almeno 120 giorni sono riservati alle attività didattiche.

Al termine dell’anno di formazione e prova, è richiesto il superamento di una prova finale e una valutazione conclusiva da parte del dirigente scolastico. Coloro che superano con successo il periodo di prova e formazione vengono confermati nel ruolo, con un vincolo di permanenza nella prima sede di assegnazione per 3 anni, che includono l’anno già svolto.

Per coloro che partecipano al concorso senza abilitazione e lo superano, è prevista l’assunzione per una supplenza annuale. Durante questo periodo, devono acquisire 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale degli insegnanti, al quale accedono automaticamente. Successivamente, devono superare un esame finale, composto da una prova scritta, che consiste in un intervento di progettazione didattica correlato alla disciplina o alle discipline della classe di concorso per la quale si ottiene l’abilitazione, e una lezione simulata.

Una volta superato l’esame, vengono assunti a tempo indeterminato e sono tenuti a svolgere il periodo annuale di formazione e prova per l’immissione in ruolo. I docenti assunti in ruolo vengono rimossi da tutte le altre graduatorie a cui sono iscritti, inclusi quelli di merito, provinciali, di istituto o a esaurimento.

Conclusioni

In base alle nuove normative di abilitazione all’insegnamento, per essere immessi in ruolo è necessario superare il concorso per insegnanti e il periodo di formazione e prova in servizio.

FONTE: ASNOR

Abilitazione all’insegnamento 60 CFU, 30 CFU e 36 CFU

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