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24CFU per insegnare2023-08-21T16:28:48+02:00

24 CFU per insegnare, tutto quello che c’è da sapere

Cosa sono i 24 cfu per l’insegnamento? Tutti devono averli per diventare docenti? Come e dove si possono acquisire? Quanto costa farlo? Sono queste le domande principali che si pongono gli aspiranti docenti, in attesa del nuovo concorso. Di seguito una breve guida per rispondere in modo chiaro e preciso, aggiornata con le novità del Decreto Scuola. Il 10 agosto 2017 il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la ricerca ha emanato il cosiddetto “Decreto 24 CFU” (puoi leggerlo qui), che disciplina in modo completo l’acquisizione dei crediti formativi necessari per l’insegnamento. Questi crediti sono oggi sono un requisito indispensabile per partecipare ai concorsi docenti 2020.

Di seguito abbiamo riassunto i punti chiave:

  • cosa sono i 24cfu per docenti;
  • a cosa servono e chi deve acquisirli;
  • come fare per acquisire i 24 crediti;
  • come certificare i crediti conseguiti;
  • quanto costa conseguirli.

Cosa sono i 24 CFU per l’insegnamento?

Con il D.Lgs. 59/2017 e il D.M. 616/2017 sono cambiate nuovamente le regole per il reclutamento degli insegnanti. Una delle novità principali è stata rappresentata proprio dall’introduzione dell’obbligo dei 24 CFU. Un titolo di laurea idoneo all’insegnamento, infatti, non è più un requisito sufficiente per poter entrare a scuola. Serve aver conseguito almeno 24 crediti formativi nei settori antropo-psico-pedagogici e nelle metodologie didattiche.

Nello specifico, i settori scientifico disciplinari (SSD) in cui è necessario integrare la propria formazione sono:

  • pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione;
  • psicologia;
  • antropologia;
  • metodologie e tecnologie didattiche generali.

 Consulta l’approfondimento del MIUR sui quattro SSD

La scelta del percorso formativo deve anche tenere conto di altri due elementi:

  • i CFU devono essere acquisiti in almeno 3 dei 4 ambiti;
  • per ogni ambito scelto devono essere certificati almeno 6 crediti.

24 CFU, 30 CFU o 60 CFU: ecco cosa prevede la riforma del reclutamento che vuole sostituire i 24cfu per l’insegnamento:

La tabella dei 24 CFU

Chi deve conseguire i 24 crediti e a cosa servono?

Chiunque voglia intraprendere la professione di insegnante, a qualsiasi livello di istruzione, deve necessariamente possedere i 24 crediti formativi previsti dal Miur. Ci sono però delle lauree (ma anche Master di I e II livello, Dottorati, e Scuole di specializzazione) che, nel piano di studi, già prevedono tutti o alcuni degli insegnamenti richiesti.

24 CFU, concorsi e graduatorie d’istituto: quando servono

Vista la loro centralità nel percorso per diventare docenti, i 24 CFU assumono particolare importanza quando si parla dei concorsi scuola 2020 e dell’aggiornamento e riapertura delle graduatorie di II e III fascia.

Nel dettaglio:

Sono, invece, sempre esonerati dal conseguire i 24 crediti i docenti abilitati.

24 cfu per diplomati ITP

Sulla questione dei 24 CFU richiesti anche ai diplomati ITP per poter accedere all’insegnamento è necessario fare chiarezza, soprattutto dopo le novità introdotte dal Decreto Scuola. Il testo approvato definitivamente dal Parlamento alla fine del 2019, infatti, impone il requisito dei 24 crediti formativi anche ai diplomati ITP, ma solo per l’inserimento nelle graduatorie di terza fascia, in occasione della riapertura nel 2022. Precedentemente, invece, per questa categoria di docenti era previsto un esonero fino all’anno scolastico 2024/2025. Tale esonero rimane in piedi, ma solo per la partecipazione ai concorsi, sia ordinario che straordinario.

Come certificare i 24cfu per docenti già posseduti

Come detto, alcuni percorsi di studi già prevedono, nel percorso di laurea, l’acquisizione dei 24 cfu nei settori indicati. In questi casi è possibile vederseli riconosciuti senza dover seguire nuovi corsi e sostenere ulteriori esami. importante, però, che i CFU già acquisiti siano certificati da un’istituzione universitaria o AFAM (l’ultima con cui ci si è formati), attraverso il rilascio della “Certificazione di conformità degli obiettivi formativi e contenuti didattici” (decreto 616/17). È importante sottolineare come la semplice corrispondenza dei settori disciplinari non implica l’automatico riconoscimento, perché materie e programma d’esame potrebbero essere differenti.

Come fare per acquisire i crediti formativi necessari?

Se invece si ha necessità di mettersi in regola con i crediti formativi utili ad insegnare, è necessario rivolgersi ai suddetti Università o enti AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica). Sono loro, infatti, gli unici autorizzati ad attivare corsi per il conseguimento dei 24 CFU, nei differenti settori scientifico disciplinari. Parte dei crediti può anche essere acquisita in modalità telematica, ma non oltre i 12 cfu. Infine, un percorso specifico è stato pensato per chi ancora non è laureato. A loro le università di appartenenza devono dare la possibilità di conseguire la certificazione gratuitamente, durante una finestra della durata di un semestre.

Quanto costa acquisire i 24 cfu?

Il Ministero dell’Istruzione ha fissato a 500 euro il tetto massimo di spesa per i corsi che consentono di conseguire i crediti formativi, con una riduzione progressiva della cifra quando gli iscritti hanno bisogno di un numero inferiore di cfu. Tale limite vale espressamente per le università pubbliche.

Fonte asnor ente di orientamento